Zaffiro è il termine che viene dato alla varietà blu/azzurra del corindone, la colorazione rossa della stessa famiglia viene chiamata rubino.
Il nome zaffiro deriva probabilmente dal termine greco σάπφειρος (sappheiros), ossia “azzurro”, oppure dall’ebraico ספיר (sappir), ossia “la cosa più bella”.
Oltre allo zaffiro blu e al rubino, la famiglia del corindone comprende anche i cosiddetti “zaffiri fancy”.
Le colorazioni presenti sono viola, verde, giallo, arancione, rosa.
Alcune pietre mostrano il fenomeno noto come cambiamento di colore, che può passare dal blu alla luce del giorno al viola sotto luce
incandescente. Gli zaffiri possono anche essere grigi, neri o marroni.
Lo zaffiro è considerata una delle tre maggiori pietre preziose colorate, le altre due sono il rubino e lo smeraldo. Durevole e dall’aura romantica è il portafortuna del mese di settembre.
Il colore blu ha un ruolo molto importante per il valore dello Zaffiro, i più apprezzati sono il blu vellutato e il blu violaceo nei toni medioscuri. Deve avere una saturazione forte ma che non oscuri il colore e ne comprometta la luminosità. Gli zaffiri che hanno queste qualità hanno il valore più alto sul mercato.
Il colore blu caratteristico dello Zaffiro è dato da inclusioni di ematite e rutilo. Esistono delle specie nelle quali l’inclusione si orienta in
modi particolari creando il fenomeno dell’asterismo che dà luogo a due o più linee luminose che si intersecano formando un sorta di
stella a sei raggi. Questo particolare effetto viene evidenziato da una taglio della gemma chiamata cabochon facendo in modo che il centro
della stella risulti nella sommità della pietra.
Le nazioni più ricche di miniere di zaffiri sono: Australia, Sri Lanka (gli zaffiri dell’isola di Ceylon un tempo erano tra i più rinomati),
Myanmar, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Madagascar e India.
Minerale: Corundum
Chimica: Al2O3
Colore: Blu
Indice di rifrazione: 1.762 to 1.770
Birifrangenza: 0.008 to 0.010
Peso specifico: 4.00
Durezza Mohs: 9
(Immagine, Zaffiro Blu di Cesari & Rinaldi Gemmai – Foto di Veronica Roccoli)