29 gennaio 2024

La trasformazione da pietra a gioiello, creatività gentile

La gentilezza nel processo creativo del gioiello è Valore fondamentale. È quanto è emerso dal Talk organizzato da Assogemme in collaborazione con Vicenzaoro e Italian Exhibition Group, che si è tenuto sabato 21 gennaio 2024 nella nuova Hall Conferenze di Vicenzaoro.

L’evento, dal titolo “Creatività Gentile – Il Valore della genialità condivisa”, è stato un viaggio nel mondo del progetto, nella riflessione genuina del termine Creatività.

Non è facile estendere lo spazio della “Creatività Gentile” cercandone le tracce anche nel nostro lavoro.
Non è facile perché se pensate ad Assogemme, pensate a un lavoro che apparentemente ha ben poco di gentile.

É un lavoro duro, che parte dalla materia prima più dura che esista sulla quale interviene in maniera dura, tagliando, levigando, asportando materiale.
E cosa c’entriamo allora noi di Assogemme con la gentilezza? C’entriamo perché il nostro intento è “gentile”. Vero, interveniamo con duri mezzi meccanici su dura materia prima. Ma il nostro intento è gentile, il nostro intento è quello di elevare il grezzo ad una più grande bellezza, di dargli “grazia”, di dargli luce e colore.
Nella creazione di un gioiello, l’estrazione è forse il primo degli incontri tra le abilità degli uomini e la ricchezza della natura.
Ma è con il taglio che il grezzo si avvicina a diventare gioiello.
Il nostro intento gentile è quello di permettere alla pietra di incontrare l’idea del gioiello, di consentire alla materia di trasformarsi in qualche cosa di più gentile, grazie alla creatività, all’ingegno e all’intelligenza della mano.

Parole chiave che esprimono una Creatività Gentile: grazia, passione e compassione, condivisione, offerta, Confiance e serenità. Passione e compassione sono fondamentali in un processo creativo.

L’intervista a Olga Corsini Direttore Creativo

Ha creato meravigliosi gioielli per Maisons come Bvlgari, Chaumet e Fred, ed ha tenuto la direzione creativa per tutte le categorie di prodotto di De Beers per tre anni. Di seguito alcune note tratte dall’intervista moderata da Raffaele Ciardulli

Passione e compassione sono fondamentali in un processo creativo. La passione è quella che arde dentro, e che quindi ti tiene: ti fa iniziare e ti fa continuare. La compassione è fondamentale, perché la compassione è il saper “patire insieme”, è la capacità di immedesimarsi quasi, nei sentimenti e nelle sensazioni dell’altro. e nel nostro mestiere significa nel bisogno dell’altro. Bisogno di un cliente, di un brand, di un mercato, ma anche un bisogno di un collega e di un team. Per me la compassione è veramente questa capacità che molto spesso i creativi hanno, di un’empatia molto particolare.
Poi c’è la condivisione.
La condivisione è la capacità di dialogo che non ha paura di una critica, che alla fine molto spesso è vicina. Perchè non bisogna dimenticarci che il percorso creativo è un percorso sempre nuovo. E molto spesso può fare un po’ paura. E allora le persone si fermano, non osano dialogare.
E invece nella condivisione di idee, nella condivisione del lavoro di ciascuno, si può instaurare un lavoro corale che è essenziale per l’arrivo poi a un progetto che ha un peso e una bellezza.”

Parlando di Confiance – fiducia -, vuol dire anche la capacità di sollecitare le critiche?
“La Confiance è ancora un’altra cosa per me: è questa fiducia, che poi è il motore essenziale, che è la capacità di rimanere sempre positivo e sereno proprio nei momenti più difficili. È quasi un Credo. Perchè il percorso creativo è una pagina bianca.”

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