Assogemme su iniziativa promossa dall’agenzia UNIDO ITPO (United Nations Industrial Development Organization) in collegamento con il MISE (Ministero dello sviluppo economico), ha con piacere accolto a Rimini lo scorso 6 Luglio una delegazione estera proveniente dal Myanmar, composta da imprenditori legati al mondo delle pietre preziose con
particolare attinenza alle Giade e Rubini. Questo primo incontro ha messo in luce aspetti che potrebbero dar luogo ad un progetto di collaborazione internazionale, dati i recenti ed importanti progressi economici-sociali che si
stanno compiendo in Birmania.
Il Myanmar è stato per circa 50 anni un paese prigioniero di un governo militare illegittimo che limitava ogni tipologia di mercato estero, arrivando a negare qualsiasi tipo di trade commerciale con altri paesi. In parole povere, era impossibile completare trattative di compravendita di pietre preziose con la Birmania sino al 2012. Da quel momento il Myanmar è passato attraverso diversi problemi governativi, con continui cambiamenti che non hanno giovato all’equilibrio del Paese.
La Birmania è stata quindi a lungo isolata nel mondo del commercio delle pietre, ed è ora interessata ad entrare nel global market con l’ aiuto economico e governativo di paesi più avanzati. È questo l’ esempio degli Stati Uniti D’ America, che stanno sviluppando grazie all’ aiuto del Gemological Insitute of America (GIA) e dell’International Colored Gemstone
Association (ICA), diversi progetti di collaborazione con la Birmania, per aiutare sia a soddisfare la domanda del paese più richiedente di pietre, sia per aiutare il paese di partenza a svilupparsi nel migliore dei modi, nel più breve tempo possibile.
Per fare ciò vengono seguiti i principi fondamentali del commercio di preziosi:
- Operare in completa armonia con tutte le leggi locali, statali e federali, attenendosi a standard di altre attività già esistenti su suolo locale.
- Operare in conformità alle leggi del Paese da cui si importa materiale, includendo leggi alla mano d’ opera e protezione dell’ ambiente.
- Nè supportare nè partecipare in alcuna attività che risultano illegali o in supporto a terrorismo, contrabbando o furti.
Sulla base di questi principi il ruolo di Assogemme potrebbe essere strategico nell’apertura di un canale di dialogo e confronto che consenta all’ industria delle pietre preziose in Myanmar un maggior sviluppo e riconoscimento all’ interno del panorama italiano ed europeo. I problemi maggiori che il Myanmar si trova ad affrontare sono inerenti alla mancanza di esperienze tecniche, preparazione del personale, sperimentazioni, laboratorio, attrezzatura e accesso al mercato globale.
Il nuovo governo Birmano è orientato verso una maggior tutela sociale ed ambientale, verso la creazione di posti di lavoro e nella promulgazione di leggi che bandiscono la corruzione… tutti questi aspetti risultano davvero molto promettenti. Sono però trasformazioni che richiedono tempo ed impegno da entrambe le parti. Paolo Cesari, Presidente di Assogemme, si è detto pronto a collaborare per l’ instaurazione di rapporti bilaterali per i quali vi sia una connotazione di carattere economica-sociale e pianifica una futura visita nel paese affinché sia raggiungibile l’obiettivo più alto, ovvero la certificazione della catena di fornitura delle pietre di colore – rubini e giade – in un’ottica di responsabilità sociale. Ricordiamo che il mercato delle pietre di colore in Birmania al momento è sottoposto a leggi restrittive rispetto alle dinamiche di importazione ed esportazione, ma si sentono già i primi venti di cambiamento, dovuti al sistema democratico in fase di costruzione che sta rivoluzionando la storia di un paese.
Un primo passo verso una collaborazione attiva con il Myanmar è stato fatto ed Assogemme si impegnerà a sviluppare nuovi accordi, in armonia e concordanza con gli operatori coinvolti.