Pietra scoperta in Madagascar nel 1910 da George Kunz capo gemmologo di Tiffany, in origine si definiva Berillo rosa, poi prese il nome di Morganite da JP Morgan banchiere collezionista che fece importanti donazioni di gemme al Museo americano di Storia naturale di New York e al Museo di Storia naturale di Parigi.
Gemma dal colore rosa di tonalità più o meno forte, appartiene alla stessa famiglia dell’Acquamarina e dello Smeraldo, Berillo traslucido e trasparente, colorato da tracce di manganese che producono sfumature rosa, magnolia e pesca. ph- credits Futurgem Cesari & Rinaldi Gemmai Rimin
La morganite può formare cristalli di grandi dimensioni fino a 10 chilogrammi. Una delle sue caratteristiche più importanti è la trasparenza, è una pietra pura, totalmente limpida e priva d’inclusioni visibili. Piuttosto resistente viene lavorata in genere con tagli classici, per valorizzare la sfumatura rosa pastello, molto elegante e raffinata.
In cristalloterapia è legata al chakra del cuore e agisce soprattutto nella sfera spirituale, rende più chiari e profondi i sentimenti e contribuisce al ritrovamento di un perfetto equilibrio psicofisico.