IL COMITATO ETICO DELLE GEMME DI COLORE

Il Comitato Etico delle Gemme di Colore nasce nel maggio 2013 in Assogemme ”Associazione Italiana Pietre Preziose e affini” grazie all’impegno personale e professionale e al coinvolgimento di importanti aziende a livello internazionale, dealers, tagliatori di pietre preziose, esperti gemmologi, addetti al commercio e all’estrazione delle materie prime (grezzi), nonché di illustri esponenti del mondo accademico.

Il progetto che intende supportare è volto alla realizzazione del primo codice etico procedurale applicabile al commercio e alla produzione delle gemme di colore, in linea a quanto già realizzato per i Diamanti.

L’identificazione di un percorso corrispondente alla realtà della filiera delle pietre, tracciabile e trasparente, rappresenta la sfida più alta raccolta dal Comitato Etico, che con il suo operato intende individuare gli aspetti critici e le relative implicazioni pratiche, considerando quali elementi imprescindibili di valutazione il pieno rispetto delle persone e dell’ambiente.

Le intenzioni del Comitato sono quelle, una volta giunto a compimento il progetto, di presentare il codice, per opportuna ratifica ed approvazione, a livello internazionale (es.: nell’ambito del Responsible Jewellery Council). In tale direzione il Comitato ha già avuto contatti non solo con RJC ma anche con l’UNICRI – “United Nations Research Institute on Crime and Justice” che sta attualmente lavorando ad un protocollo per tracciare i percorsi delle gemme sospettate di alimentare la criminalità.

Anche in virtù di quest’ultima informazione, il Comitato ravvisa sempre più la necessità di rapportarsi anche con il nostro Governo per creare un proficuo scambio di informazioni tecniche e anche per condividere e “mettere a sistema” iniziative di formazione e di education verso gli operatori del comparto.

STUDIO, PROGETTO E LINEE GUIDA

  1. 1. Campo d'Applicazione

    Definizione del Campo d’Applicazione del codice etico di cui trattasi;

  2. 2. Materiali

    Definizione dei materiali, della filiera di produzione e  degli attori nella filiera di produzione, soggetti ed oggetti del codice etico di cui trattasi;

  3. 3. Principi etici ispiratori

    Enunciazione e definizione dei principi etici ispiratori del codice etico di cui trattasi e della sua prassi;

  4. 4. Definizione

    Definizione di codice etico e procedurale;

  1. 5. Finalità

    Scopo e finalità del codice etico di cui trattasi;

  2. 6. Modalità

    Modalità di scopo del codice etico di cui trattasi, ovvero :

    a. Accertamento e controllo delle condizioni socio-politiche dei Paesi di provenienza delle gemme di colore.
    b. Accertamento  e controllo delle condizioni socio-economiche nei siti di provenienza e trasformazione dei Paesi di provenienza delle gemme di colore.
    c. Accertamento e controllo delle condizioni di legalità e trasparenza nei Paesi di filiera (produttori, trasformatori, esportatori, importatori )

  3. 7. Procedure per accertamenti

    Modalità procedurali per gli accertamenti  di cui sopra, considerandone, soprattutto da un punto di vista tecnico :
    a. Fattibilità
    b. Operatività

  4. 8. Presentazione

    Modalità di presentazione del prodotto finito al cliente finale

PRESIDENTE DEL COMITATO ETICO

Guido Grassi Damiani

BRAND


 Guido Grassi Damiani
Presidente Gruppo Damiani 
 Marco Falezza
Logistic & production director Buccellati 
Massimo Brandigi
Consulente

Angelo Santini

Gem buyer Bulgari Gioielli 

Eleonora Rizzuto 
Chief ethics & compliance officer , director corporate sustainability&responsibility LVMH 
Stefano Cortecci 
Gem master & director of stones department Pomellato 

 

Riccardo Gardini
Jewelry operation manager Gucci Logistica 
 Daniele Bruni 
Gems department manager Pasquale Bruni 
Alessia Crivelli
MD Crivelli 

 

Simone Badioli
AD Aeffe SpA 
Sophie Serieys Mercier 
Directrice service pierres Boucheron
Loredana Sangiovanni
Coordinatrice di collezione; gemmologa Dolce & Gabbana